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Glutine, gliadina, prolamine: facciamo chiarezza

 

5 regole per risvegliare l’organismo

 

Il termine “glutine” deriva dal latino “gluten“, colla, una sostanza che si ricavava quando l’amido veniva liberato dalla farina.

Ad oggi la parola “glutine” indica il complesso di proteine di cereali contenenti prolamine tossiche nella celiachia.

Le prolamine sono la parte proteica dei cereali, solubile in alcool.
La prolamina del grano è la gliadina, dell’orzo l’ordeina, della segale la secalina, dell’avena l’avenina.

I diversi tipi di prolamine contengono diversi aminoacidi e quanto più alto è il contenuto di prolina e glutamina tanto più quella prolamina, e quindi il cereale che la contiene, sarà tossica per il paziente affetto da malattia celiachia risulta essere il suo effetto.

I livelli più elevati di prolina e glutamina sono in grano, orzo e segale.

 

CEREALETIPO DI PROLAMINACOMPOSIZIONE IN AMINOACIDI DELLE PROLAMINETOSSITÀ NELLA MALATTIA CELIACA
  AlaninaLeucinaPtrolinaGlutamina 
Granoa – Gliadina  17-23%36%++++
OrzoOrdeina  17-23%36%++
SegaleSecalina  17-23%36%++
AvenaAvenina  <5%<30%+
MaisZeinaAltoAlto-Basso-
Miglio-AltoAlto-Basso-
Riso-AltoAlto-Basso-

 

Cereali contenenti Glutine

  • Frumento
  • Grano
  • Avena
  • Orzo
  • Segale
  • Farro
  • Kamut
  • Spelta
  • Triticale

Qualsiasi prodotto alimentare preparato con questi cereali NON è idoneo al consuno da parte dei pazienti celiaci.

 

Cereali privi di Glutine

  • Amaranto
  • Castagne
  • Grano Saraceno
  • Legumi (Fagioli,lenticchie, piselli, fave, ceci)
  • Mais, Miglio
  • Patate
  • Quinoa
  • Riso
  • Sesamo, Soia,Sorgo
  • Tapioca

 

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