Sara Farnetti, intervista alla dottoressa pioniera della nutrizione funzionale: uno strumento Stop-Aging per la longevità

La giovinezza è uno stato d’animo, ma anche una questione di cura e consapevolezza. Ultimamente quello della longevità è un tema molto discusso, che passa per lo stile di vita prima ancora che per i complessi trattamenti estetici. Si dice che combattere il processo d’invecchiamento sia il nuovo lusso, con un’industria del beauty che propone sempre più prodotti, tra trattamenti e integratori, volti proprio a raggiungere questo obiettivo. Non si tratta di inseguire l’eterna giovinezza, ma di imparare a rallentare il tempo prendendosi cura del proprio corpo. Come? Ok gli integratori, ok i trattamenti estetici e anche la skincare, ma sono fondamentali anche e soprattutto scelte alimentari mirate e uno stile di vita equilibrato.
Lo sa bene la dottoressa Sara Farnetti, specialista in medicina interna e pioniera della nutrizione funzionale, che ci ha spiegato il concetto di Stop-Aging: «Significa proteggere e ripristinare le risorse del nostro corpo, utilizzarle per permettergli di recuperare al meglio e conservare la giovinezza cellulare», ha spiegato la dottoressa. Secondo Sara Farnetti, la medicina moderna deve compiere una rivoluzione predittiva, preventiva, personalizzata e funzionale, per rendere accessibile a tutti l’obiettivo di invecchiare bene e in salute. Ogni pasto è un’opportunità per nutrire il nostro corpo o, al contrario, minare il suo benessere: «La salute umana non deve essere solo ripristinata, ma prima preservata».
Un punto chiave è la gestione dell’infiammazione, una condizione causata da squilibri ormonali, patologie in atto, stress e disordini alimentari, che accelera l’invecchiamento precoce e contribuisce a diverse malattie croniche. Ma come si gestisce? In primo luogo con l’alimentazione, che è il nostro strumento principale per il benessere: «La giovinezza si guadagna se investiamo sugli alimenti che scegliamo e impariamo ad associarli in modo funzionale, più volte al giorno. A ogni età, le strategie che mettiamo in atto combinando e preparando gli alimenti sono determinanti per guadagnare salute e una longevità sana», ci ha spiegato Sara Farnetti.
La pelle come specchio della salute
La nutrizione funzionale è un potente alleato per la prevenzione e non solo. Questo concetto si può applicare anche alla cura delle pelle, la cui salute è legata all’equilibrio degli organi interni, «La pelle è considerata dalla maggior parte delle donne lo specchio della salute dell’organismo. È un organo esteso con un’importante funzione detossicante, per cui ogni eventuale tossicità che entra nell’organismo, o che una scarsa funzionalità degli organi non riesce a gestire adeguatamente, si riversa sulla pelle, rendendola opaca, disidratata, acneica, eccetera».
Per prevenirne eventuali problematiche, è fondamentale supportare gli organi preposti alla disintossicazione, come fegato, intestino e reni. Sara Farnetti ha sottolineato anche l’impatto dello stress sul benessere cutaneo: «Il primo organo a cui facilitare la funzione è il fegato, preposto alla disintossicazione e alla detossicazione, successivamente intestino e reni, che hanno il compito di eliminare all’esterno tutto quello che è stato elaborato, soprattutto dal fegato», ci spiega la dottoressa Farnetti. Ma non è tutto, perché, aggiunge: «La salute della pelle è anche collegata al sistema nervoso, essendo due tessuti derivanti dallo stesso foglietto embrionale. Questo vuol dire che anche lo stress mal gestito si riversa sulla superficie cutanea peggiorandone le condizioni. Tutti sanno che una cattiva notizia incide sulla luminosità cutanea, mentre l’innamoramento fa ringiovanire la pelle». Questo significa che lo stress, se non gestito, può peggiorare le condizioni della pelle, ma molte patologie cutanee posso nascere da cause più profonde: «Curare la pelle significa curare tutto l’organismo o gli organi in quel momento più compromessi».
Le patologie possono infatti essere legate ad altri organi, e richiedere cure diverse: «L’acne, per esempio, riconosce una terapia atopica o sistemica, ma dovremmo soffermarci meno sul segno e più sulla causa. Alcune dermatiti sono la spia di disturbi intestinali, della sensibilità al glutine, fino alla malattia celiaca, mentre altri disturbi cutanei possono essere correlati a patologie della tiroide come l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo. Il prurito, che spesso viene trattato come patologia dermatologica o allergica con antistaminici, può essere collegato a una lentezza nello svuotamento della colecisti e quindi è una disfunzione epato biliare. Capire da dove viene quel prurito significa risolvere il sintomo ma soprattutto significa eliminare la causa e prospettare un momento di salute per l’organismo. Altre patologie della pelle, come macchie cutanee fugaci oppure la rosacea, possono svelare la presenza di parassiti, e quindi trattare la parassitosi assume per l’organismo un grande valore ed è ancora una volta la pelle a rivelarcelo».
La strategia Stop-Aging
Per rallentare l’invecchiamento, la nutrizione funzionale si rivela una strategia Stop-Aging: «Un alimento da solo non sostituisce una strategia nutrizionale funzionale Stop-Aging, tuttavia esistono alimenti amici, antinfiammatori, che ristabiliscono l’equilibrio ormonale, sostengono e stimolano le funzioni di organi specifici», ci spiega Sara Farnetti. «Gli alimenti che consumiamo sono alla base della salute della pelle. Il cibo giusto, quello che funziona meglio per noi, ci fa belli oltre che agevolare le funzioni dei nostri organi emuntori, tra cui il fegato».
Con il chiaro obiettivo di voler conservare e preservare la giovinezza cutanea, la stragga è semplice: «La giovinezza della pelle si guadagna se siamo attenti al cibo che scegliamo e associamo. A ogni età le strategie che mettiamo in atto a tavola, combinando e preparando gli alimenti in modo funzionale, sono i determinanti per preservare l’energia della giovinezza cellulare e una longevità sana. Stop-Aging significa ripristinare le risorse del nostro corpo, utilizzarle per farlo recuperare al meglio e per conservare la giovinezza cellulare», ci ha spiegato la dottoressa.
Contrastare l’invecchiamento
Ma quindi, in pratica, in cosa consiste la strategia Stop Aging? «L’invecchiamento accelerato, o aging, è considerato un fenomeno sostenuto da uno stato infiammatorio, a basso grado, dell’organismo», ci ha spiegato la dottoressa Sara Farnetti, aggiungendo: «La chiave è gestire l’infiammazione, causata da squilibri ormonali, patologie in atto, stress, cattiva alimentazione. Il cibo è lo strumento per mettere in atto una strategia antinfiammatoria, uno strumento capace di ripristinare e potenziare lo stato di salute, influenzare l’espressione dei nostri geni, recuperare l’energia della giovinezza e ottenere una sana longevità».
Non mangiamo in modo casuale e soprattutto scegliamo cosa mettere nel piatto. «Un eccesso di carboidrati causa un aumento dell’insulina, ormone che ha un’azione pro infiammatoria, determina ritenzione di sodio e acqua, richiede un extra lavoro al fegato e pancreas e attiva i fibroblasti della cute. Se il fegato va in crisi, l’intestino ne risente, si squilibrai il microbiota intestinale, compaiono stipsi e gonfiore, si producono tossine che il fegato non può gestire perché già sovraccarico, per cui vicaria la pelle. La conseguenza immediata sono i tipici inestetismi cutanei, comedoni o brufoli, macchie, rossore, prurito, edema al volto, borse, occhiaie. Nel tempo si riduce il tono cutaneo, l’incarnato perde luminosità, l’eccesso di radicali liberi ha una azione pro aging. Anche lo squilibrio degli acidi grassi omega 3 e 6 risente dell’indice insulinico dei pasti, come anche del cibo che scegliamo: essi hanno un ruolo essenziale per la salute della pelle e non solo, anche dei neuroni, che derivano dallo stesso foglietto embrionale. Un consumo di grassi vegetali di scarsa qualità, oppure il disordine alimentare, come pure l’eccesso di alcol, può determinare un sovraccarico del fegato, una stasi biliare, per cui la pelle deve intervenire per allontanare le tossine».
I consigli pratici dell’esperta
Un alimento da solo non sostituisce una strategia nutrizionale funzionale Stop-Aging. Tuttavia, ne esistono alcuni che la dottoressa considera «cibi amici»: sono alimenti “mima digiuno”, superfood ricchi di grassi buoni. «Il grasso di per sé non ingrassa, né rende la pelle impura, ma controlla il metabolismo insulinico. Ha un’azione antinfiammatoria, antiossidante, protettiva, emolliente per le mucose, essenziale per il sistema nervoso e una pelle sana. Per esempio, quelli dell’olio extravergine di qualità, delle olive, delle mandorle, dell’avocado, del cioccolato, ma anche del burro».
Come snack tonico, per uno spuntino veloce o come aperitivo, sono diversi gli alimenti che funzionano come Stop-Aging, tra cui spiccano le fave di cacao, le olive con nocciolo verdi, le mandorle non tostate e non salate, il cioccolato 90% da pasta di cacao, e i pistacchi con buccia rossa (tipo bronte) non tostati e non salati, sgusciati.
Ok gli alimenti, e poi? Per proteggere il pancreas, la dottoressa consiglia di scegliere un solo carboidrato a pasto, e di consumare più grassi sani, fondamentali per la cute e per il cervello. Le erbe aromatiche non solo colorano e profumano il piatto, ma sono ricche di proprietà anti aging, mente il verde intenso dell’olio d’oliva di alta qualità contiene polifenoli antiossidanti, stimola la funzione del fegato e tutela quella del pancreas.
Le sostanze e gli integratori
Curare dall’interno. Sicuramente con un’alimentazione varia, ricca di frutta e verdure fresche, ma anche con l’integrazione.«Alcune manifestazioni cutanee, come il prurito associato o meno a lesioni cutanee, sotto forma di pelle secca e squamosa sono espressione di carenze vitaminiche, in particolare della vitamina A e di micronutrienti come silicio e selenio», ci ha spiegato la dottoressa.
Quali sono, quindi, gli alleati fondamentali? «Per la salute della pelle sono importanti soprattutto gli acidi grassi essenziali della seria Omega 3 e 6 come il DHA, il GLA, l’EPA, il DGLA, alcune vitamine, tra cui la A e la E e numerosi sali minerali». Le vitamine, fondamentali alleate della pelle, si trovano in molti alimenti alleati della longevità: «La vitamina E la troviamo abbondantemente nell’olio d’oliva e in molti vegetali, tra cui le insalate come la lattuga: utilizzare in misura sufficiente l’olio di oliva come condimento per le nostre insalate certamente faciliterà la rigenerazione del tessuto lipidico che sostiene e protegge la nostra cute. Si trova anche nelle verdure in foglia, negli oli vegetali, nelle arachidi, nel tuorlo d’uovo, nelle verdure verde scure, nelle noci, nei semi e nei cereali integrali». Tra le vitamine, anche la A è fondamentale per la salute della pelle: «Stimola il rinnovamento delle cellule dell’epidermide e la microcircolazione, contribuendo alla riparazione delle fibre di collagene alterate e delle fibre elastiche distrutte dal sole. È presente in frutta e verdura gialla e arancione, nelle verdure a foglia verde scuro, nel fegato, nel pesce grasso, nei latticini e nei tuorli d’uovo. Ne sono particolarmente ricchi frutti come le albicocche, i cachi, i meloni, le pesche, le arance e verdure come le carote, i pomodori, la zucca gialla, i peperoni rossi ma anche verdure a foglia verde come gli spinaci, i broccoli, le rape e la cicoria».
Ma non è tutto: «Le proteine, i lipidi insaturi e gli alimenti ricchi di selenio e di silicio sono fattori trofici e strutturanti per la cute. Non dobbiamo trascurare l’apporto di collagene ed elastina, derivante da alcuni alimenti di origine animale come le cotiche di maiale o supplementi che hanno una utile funzione nella prevenzione e nella terapia delle rughe, contribuiscono a migliorare l’idratazione, a rigenerare il tessuto sottocutaneo con il loro contenuto in collagene e acido ialuronico, tra le altre sostanze».
Anche i minerali giocano un ruolo importante nella salute della pelle. Il rame, per esempio, «Condiziona la corretta utilizzazione del ferro ed è interessato nel metabolismo del collagene e dell’elastina. Una carenza di rame può provocare fenomeni degenerativi a carico del collagene e dell’elastina con patologie a carico del sistema vasale arterioso». È infatti un ottimo antinfiammatorio: «Fa parte della struttura di molti enzimi in cui funge da catalizzatore (favorisce cioè lo svolgimento veloce delle reazioni biochimiche, che in sua assenza sarebbero lentissime o nulle). Nel nostro corpo si trovano circa 100-150 milligrammi di rame, depositato sopratutto nel fegato, nel cervello, nei reni, nel pancreas, nella milza, nel cuore e nei polmoni. Il nostro fabbisogno è di circa 2-5 mg al giorno. Gli alimenti più ricchi di questo metallo sono le cipolle, i cereali, le mandorle e le nocciole, il polline, le ostriche, il cioccolato, l’acqua di mare e il sale marino». Anche il silicio è importante per la formazione della cute, delle mucose, delle unghie, dei capelli e delle ossa: «Aumenta la resistenza meccanica dei tessuti e ne facilita il ringiovanimento, regola la sudorazione aiutando a eliminare le tossine attraverso la pelle e partecipa all’assimilazione nel cibo di calcio. Tra le fonti alimentari di silicio troviamo la sogliola, il rombo, le vongole, i fagioli, le lenticchie, i fagiolini, i porri, i broccoli, le fragole, l’uva, l’aglio, il miele, la buccia di frutti come albicocche, prugne, mele, pere, l’erba cipollina, la cipolla e l’ortica. A questi cibi – spiega la dottoressa – vanno sempre associati alimenti ricchi di ferro».
I nemici della pelle
Per alcuni non sarà una novità, ma è bene ribadirlo: fumo, abuso di caffè e alcol e sonno insufficiente non sono alleati di una strategia Stop-Aging. Tutt’altro, come ci ha spiegato la dottoressa: «Il fumo sottrae ossigeno alla cute, rendendola asfittica, peggiorando l’idratazione degli strati sottocutanei e favorendo la formazione delle rughe. Insieme all’eccesso di caffè e di alcol, inibisce l’assorbimento di molte vitamine. La mancanza di sonno, invece, impedisce i processi di rigenerazione epatica e cutanea che avvengono mentre si dorme».
Contrastare l’invecchiamento è quindi un’utopia? No, ma un impegno quotidiano per la propria salute, oltre che bellezza: «La pelle va ascoltata nel senso che bisogna porre attenzione sui sintomi, osservarla, dedicarsi alla soluzione della causa senza necessariamente coprire immediatamente il sintomo, perché spesso è quello che avviene, visto che è cutaneo, e non ci si dà il tempo di risolverlo». È questo il punto di partenza, per un viaggio all’interno del benessere che, fidatevi, sarà in grado di dare tante soddisfazioni.